ONCE UPON A TIME

         c’era una volta

25 Aprile festa della liberazione d’Italia, 27 Gennaio giornata commemorativa per le vittime della Shoah, 2 Novembre si ricordano i caduti di tutte le guerre; commemorazioni, ormai troppi formali, per non dimenticare… buffo pensare che, nel mentre, nuovi conflitti e genocidi vengono perpetrati con il benestare di quelle stesse autorità che dovrebbero mantenere viva la memoria degli orrori passati, di monito, per non commetterne di nuovi. Per quanto possa sembrare assurdo, non è la trama di una commedia con Massimo Boldi e Cristian De Sica, o di Jackie Chan e Owen Wilson, ma è la realtà dei fatti. 

Non sono certo di avere le doti dialettiche giuste per farmi portavoce di eventi storici di tale portata, quindi lascio che l’arte dissacrante delle mie opere illustrate parli per me. 

L’ironia delle mie Lolite, ha da sempre, lo scopo di sdrammatizzare e acquietare le tensioni. 


Con i miei personaggi, sempre coesi contro ogni genere di conflitto e prevaricazione, cerco di mettere in evidenza i paradossi, che emergono da quando l’uomo è comparso sulla faccia della terra e ha cominciato ad imporre la sua natura, selvaggia seminando morte e distruzione. 


I vari conflitti, che si sono susseguiti nel corso dei secoli, hanno lasciato scie di desolazione e vittime, sopratutto tra giovani e innocenti, catalogandone il terribile destino, da chi ne è artefice, come semplice “effetto collaterale”, un freddo numero su un 

pezzo di carta, perte di una percentuale sacrificabile, come se la vita umana non avesse alcun valore. Gli stessi artefici di tale scempio si concedono il lusso di indottrinare su ciò che è naturale e ciò che è contro natura… Quindi pare che sia naturale, nel corso di un conflitto, bombardare una scuola, piena di ragazzi e ragazze, ardere giovani creature ancora vive, magari dopo aver abusato di loro, farle morire di stenti o a seguito di sadiche torture, lasciandone il corpo martoriato ad un atroce destino; questo pare sia naturale… Quello che, invece, non lo è ed, è additato come amorale, pare che sia quello strano vizio, malato e inspiegabile, chiamato “istinto di riproduzione”, che tende, a volte, a farci apprezzare la bellezza, maliziosa e intrigante, di una fanciulla, che ci fa girare la testa, strabuzzare gli occhi e battere il cuore; se non è questo un paradosso…


Le mie Lolite e le mie opere illustrate, trasudano Erotismo e Ironia, in un messaggio di pace e distensione, morte e distruzione sono prerogativa di chi non sa apprezzare la vita e le sue bellezze. 


Ciò che è contro natura viola le leggi della natura, non quelle di chi cerca di prenderne il controllo.


Fernando Caretta

fernando caretta ©

e-mail: caretta.fr@gmail.com

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